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l gangstalking è spesso descritto come una forma estrema di molestia psicologica, dove individui affermano di essere seguiti e molestati da gruppi coordinati. Sebbene ci siano molte testimonianze online di persone che sostengono di essere vittime di questo fenomeno, molti esperti di salute mentale mettono in guardia dall’interpretare tali affermazioni come realtà oggettive.

Il disturbo delirante persecutorio è una condizione psicologica che potrebbe spiegare molte delle esperienze riportate dalle vittime di gangstalking. Le persone affette da questo disturbo sviluppano una convinzione infondata di essere vittime di una cospirazione o di essere sotto costante sorveglianza. Questo tipo di delirio può diventare così potente da influenzare ogni aspetto della loro vita quotidiana, portando le vittime a vedere connessioni tra eventi casuali e a interpretare interazioni innocue come minacce dirette.

Ciò che rende il gangstalking particolarmente complesso è che molte delle persone che affermano di esserne vittime trovano conferma delle loro convinzioni online, attraverso forum e comunità che discutono del fenomeno. In questi spazi virtuali, le esperienze vengono condivise e validate, creando un ciclo in cui la percezione della persecuzione viene continuamente rinforzata.

Per gli esperti, trattare queste persone richiede un approccio empatico ma fermo. La terapia cognitivo-comportamentale può essere utile per aiutare i pazienti a identificare i pensieri distorti e a ridurre la loro convinzione di essere perseguitati. In molti casi, però, la strada verso la guarigione è lunga, poiché il gangstalking è una costruzione mentale profondamente radicata che si alimenta di ansia e paura.

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